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  • matteoman07

Il Ponte di Signa ad Oggi

Gli studi da noi condotti hanno avuto l’intento di ricostruire, sulla base delle fonti edite, le principali e più significative vicende storiche nell’ambito delle quali è possibile inquadrare le fasi costruttive del ponte di Signa.

E' possibile leggere i vari articoli nei nostri post precedenti.Forniremo ora un breve quadro di quanto permane in elevato della struttura che, presumibilmente, può essere ascritta a un periodo basso medievale.

Come risaputo, la quasi totalità dell’estensione dell’attuale ponte di Signa fu ricostruita nel secondo dopoguerra, in ragione del fatto che venne pressoché completamente disfatto dalle mine tedesche nel 1944. Tuttavia, rimangono alla base dell’attuale ponte alcuni elementi costruttivi di particolare rilevanza che testimoniano la presenza di un ponte più antico al di sotto di quello odierno. Nella porzione bassa delle attuali colonne sono visibili alcune porzioni di muratura che testimoniano la presenza dei resti della porzione sommitale dei pilastri di un ponte più antico, caratterizzati da una messa in opera di conci di pietra di grandi dimensioni, perfettamente squadrati e apparecchiati con una malta di allettamento tra i giunti e i letti di posa di spessore esiguo, tanto da non rimanere generalmente a vista. Dai pilastri, a seguito di crolli e attività distruttive, emerge nella quasi totalità dei casi il nucleo a sacco, caratterizzato da elementi eterogenei (bozze, pietre rotte, ciottoli di fiume) legati da abbondante malta.

Uno dei pilastri, quello visibile sulla sponda del versante di Signa, reca il piano di imposta di un arco, di cui rimangono solo alcuni cunei. Tuttavia, considerando la sua angolazione e operando una proiezione sulla base degli elementi visibili, per tentare

una ricostruzione, è emerso che il piano d'imposta su cui l’arco doveva poggiare non possa coincidere con la fondazione successiva, che rimane ad oggi in elevato. La porzione intradossata dell’unica porzione di arco visibile mostra una tecnica realizzata con pietre spaccate e sbozzate, disposte di taglio. La dimensione tecnologica entro la quale è possibile inquadrare la messa in opera dell’arco sembra coerente con quella riscontrata limitatamente alle fondazioni, dunque con un orizzonte cronologico correlabile all’epoca basso medievale.


Andrea Arrighetti, Raffaella Leporini




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